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Investimenti di fine anno: crediti d’imposta beni strumentali

 Tempo di lettura: 2 minuti

Destinatari: imprenditori

 

Ricordiamo che per poter ottimizzare i benefici dei crediti di imposta per gli investimenti in beni materiali, immateriali e “4.0” è opportuno, entro il 31 dicembre 2022:

 

  1. Ultimare gli investimenti prenotati nel 2021 (cioè quelli per i quali entro il 31.12.21 si è formalizzata la conferma d’ordine e pagato un acconto almeno del 20%): in questo modo si otterranno i crediti di maggior favore (10% beni ordinari, 50% beni con i requisiti di interconnessione). L’ultimazione si realizza in base agli accordi contrattuali, dati in genere dalla consegna definitiva del bene, il verbale di collaudo, o il pagamento del saldo; l’interconnessione invece può essere effettuata in concreto anche nell’esercizio successivo, purché entro fine anno sia già “potenziale”.
  2. Effettuare gli ultimi investimenti o almeno prenotare quelli in programma da concludere entro il 30 giugno 2023: in questo modo si otterranno le aliquote del 6% per i beni ordinari (che non saranno invece più agevolati nel 2023) e del 40% per i beni con i requisiti di interconnessione (che avranno un beneficio solo del 20% il prossimo anno).

 

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Riepiloghiamo alcune importanti annotazioni e verifiche da effettuare entro fine anno:

 

  • è necessario conservare tutta la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili;
  • le fatture, i DDT e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni dell’art.1, commi da 1054 e 1058-ter, Legge 178/2020;
  • per i “beni industria 4.0” di valore superiore ad Euro 300.000 deve essere redatta una perizia tecnica asseverata, per quelli di valore inferiore è comunque consigliata, ma può essere sostituita da un’autodichiarazione del legale rappresentante a cui va attribuita data certa (con marca temporale o PEC) entro il 31/12;
  • per i “beni industria 4.0” le caratteristiche tecnologiche ed il requisito dell’interconnessione dovranno essere mantenute in essere per tutto il periodo di godimento dei benefici fiscali 4.0 e di ciò dovrà essere data dimostrazione attraverso appositi “Report periodici”;

 

COMUNICAZIONE AL MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). Ricordiamo infine che le imprese che nel periodo di imposta 2021 hanno effettuato investimenti nell’ambito del piano “Industria 4.0” devono comunicare al MISE entro il 30.11.2022 le informazioni rilevanti, come già effettuato anche lo scorso anno per l’esercizio 2020. La mancata comunicazione al MISE non pregiudica comunque la spettanza del credito e non comporta sanzioni.

 

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Viotto Battiston & Partners

 

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