Crisi d’impresa
RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO
Il nostro studio ha ricevuto incarico da una società industriale specializzata nella carpenteria metallica per la realizzazione di un check-up finanziario poiché la società si trovava in serie difficoltà finanziarie causate dall’aver realizzato grossi investimenti a fronte di importanti commesse produttive che, a causa dell’improvvisa crisi, erano state annullate.
Fase 1: analisi e comprensione della situazione.
La situazione emersa dal check-up dimostrava una buona redditività economica ma inadeguati livelli di fatturato con la presenza, di conseguenza, di un flusso di cassa insufficiente a garantire il rimborso dei debiti pregressi, sia di natura tributaria che bancari.
Il nostro studio ha quindi individuato nell’accordo di ristrutturazione del debito ex articolo 182-bis della Legge Fallimentare lo strumento adeguato a risolvere la crisi la quale, senza un intervento immediato e significativo, avrebbe certamente portato ad una situazione di crisi irreversibile.
Siamo stati quindi incaricati quali Advisor industriale e finanziario per la predisposizione del Piano di ristrutturazione del debito nonché di una proposta di transazione fiscale da proporre all’Agenzia delle Entrate.
Il Piano è stato redatto individuando le ragioni della crisi, gli interventi atti a risolverle ma anche assistendo l’imprenditore nella ricerca di nuovi partners disposti ad entrare nel capitale sociale apportando nuove importanti commesse.
Fase 2: gli interventi
Il primo intervento si è rivolto agli istituti di credito proponendo lo standstill, ovvero il blocco di ogni azione volta a richiedere il rientro dalle posizioni debitorie verso gli stessi, al fine di disporre del tempo necessario a completare l’intera procedura.
Contestualmente veniva attivato il contatto con l’Agenzia delle Entrate per verificare la disponibilità ad attuare una procedura di transazione fiscale volta a allungare sensibilmente i piani di ammortamento del debito ed ottenere uno stralcio delle sanzioni e degli interessi.
Le trattative con il ceto bancario e con alcuni fornitori particolarmente significativi, richiedevano tempi molto lunghi ma si concludevano con l’adesione di tutti i soggetti interessati. In particolare, gli istituti di credito concedevano rilevanti stralci (60%) dei debiti chirografari e una moratoria di due anni per quelli ipotecari, con contestuale revisione dei tassi tra lo 0,75% e l’1%.
La chiave di volta per il successo dell’operazione è stata l’aver individuato due clienti che hanno dimostrato interesse ad assicurarsi la continuità delle forniture da parte della società, considerandola un partner strategico e rendendosi disponibili, oltre ad assicurare la saturazione produttiva, anche a apportare nuove risorse finanziarie entrando nel capitale sociale della società stessa.
Fase 3: esiti dell’intervento
L’operazione, dopo un lungo ed intenso lavoro, si è felicemente conclusa con l’omologa da parte del Tribunale degli accordi di ristrutturazione del debito ed oggi la società è pienamente operante e sta mantenendo i propri impegni avendo pagato tutti i fornitori, le banche e l’agenzia delle entrate nei termini previsti dal piano.
Motivo di particolare orgoglio per il nostro studio è aver aiutato l’imprenditore a garantire la continuità lavorativa a più di 50 famiglie.
Attualmente il nostro studio è incaricato della consulenza continuativa (contabile, di bilancio e fiscale) di monitorare la realizzazione del piano e di fornire periodici aggiornamenti agli istituti di credito che hanno aderito all’accordo; operiamo anche con il supporto della società Corporate Consulting S.r.l. che ha progettato ed avviato un sistema di controllo di gestione che permette il monitoraggio mensile dei principali indicatori di redditività e finanziari così da rendere possibili tempestivi interventi correttivi quando necessari.